Tra arte e bontà: passeggiando come un perugino

Cronaca di una giornata “squisita”

Perugia 13 Aprile ‘23 – Le classi quarte della scuola primaria di Magione giovedì sono andate in gita a Perugia, per ammirare la mostra su Pietro Vannucci, allestita alla Galleria Nazionale Umbra, per celebrare il cinquecentesimo anniversario della sua morte .

“Appena entrati a scuola, abbiamo indossato dei budget particolari, con una griglia e diversi cibi raffigurati e ci siamo diretti alla Stazione di Magione”, commenta Livio. Alle ore 8.49 in punto i passeggeri sono saliti sul treno: direzione Perugia Fontivegge.

Velocemente a piedi, i ragazzi hanno raggiunto la vicina fermata del Minimetrò e sono saliti su due vagoncini grigi che camminano su un unico binario rosso, sospeso da terra per quasi tutto il tragitto. I vagoni non hanno pilota a bordo e non hanno sedili per tutti i passeggeri, infatti la maggior parte viaggia in piedi, facendo attenzione a tenersi saldamente alle maniglie.

“Abbiamo risalito con le scale mobili il colle Landone e … non potete immaginare che SORPRESA ci aspettava!” Esclama Aurora con un sorriso che la dice lunga.

“E’ iniziato il nostro percorso degustativo: alcuni genitori hanno improvvisato un pic-nic a base di MARITOZZO con la panna” spiega Mattia. “Esiste un modo migliore per iniziare la giornata?” Aggiunge la maestra. E così, è stato contrassegnato il primo spazio del budget.

L’avventura è continuata con la visita al Nobile Collegio del Cambio e della Mercanzia del Palazzo dei Priori. Nella prima stanza, tutta affrescata, spicca il celebre autoritratto del Perugino, firma delle sue imprese pittoriche. “Nella seconda invece, interamente rivestita di legno intarsiato, abbiamo scovato, dietro una porticina mimetizzata nella parete centrale, una delle tredici chiavi che aprono il forziere custodito nel Duomo di Perugia.” racconta Ambra.

E’ stata quindi la volta della Galleria Nazionale dove, appunto è ospitata la mostra su “Perugino nel suo tempo”. Sofia, la guida che aveva già introdotto l’argomento durante un laboratorio a scuola, ha fatto curiosare i ragazzi tra opere che provengono dai principali musei europei e non solo.

Dopo un breve percorso per il centro storico della città, dall’acquedotto all’Arco Etrusco, dalla Fontana Maggiore a Piazza Italia, la fame si è fatta sentire: fermata al “Testone”, per assaggiare la tipica torta al testo e poi alla pizzeria del vicolo, per gustare un trancio di pizza filante. E per umbri doc non poteva mancare una fetta di ciaramicola, dal suo colore fucsia inconfondibile che contrasta con la bianca meringa, rallegrata da praline colorate.

La pioggia ha costretto l’allegra brigata ad accelerare il passo e dirigersi al MANU, alla ricerca del Cippo Perugino, una tra le steli più importanti della storia, studiate in classe. “Saremmo rimasti a vedere i reperti, se non fosse stato per il treno, che come si sa, non aspetta nessuno”. Osserva Filippo.

E quindi via, senza però dimenticare la cappella di San Severo per l’affresco lasciato incompleto da Raffaello, e portato a termine dal vecchio maestro Pietro Vannucci e degustare del buon cioccolato, vanto della città, che ogni anno riunisce con Eurochocolat i golosi di mezzo mondo.

Stanchi, ma sazi, grazie a tutte le meraviglie, viste e assaggiate, i ragazzi sono rientrati alla tranquilla stazione di Magione, dove il pubblico delle grandi occasioni, genitori, fratelli più grandi e piccoli, qualche nonno, li aspettava.

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