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Tutti a scuola di democrazia

Il 19 maggio 2024 ha visto la sua giornata conclusiva il progetto di educazione civica “A scuola di democrazia”, quando sugli spalti del Teatro Mengoni di Magione gli alunni delle classi quarte del nostro Circolo Didattico hanno restituito ai presenti, attraverso diversi linguaggi – narrativo, musicale, teatrale – gli esiti di un percorso che durante l’anno scolastico li ha portati a riflettere e a far propri i valori della democrazia. Tra i presenti, in collegamento a distanza, anche l’ex magistrato Gherardo Colombo, il quale con il suo intervento si è soffermato sul significato di concetti strettamente connessi alla democrazia, come la giustizia, la legge, la magistratura, elementi fondamentali di uno Stato di diritto e delle sue istituzioni. Durante l’anno scolastico gli alunni delle classi quarte dei vari plessi hanno ripercorso la nascita e l’evoluzione delle leggi, a partire dalle prime leggi scritte fino ai giorni nostri (Agello), hanno approfondito il valore della Costituzione italiana e delle “Regole amiche” della nostra scuola (Magione), hanno riflettuto sui diritti dell’infanzia (Villa-Soccorso) e sullo stretto legame che unisce i diritti e i doveri (San Feliciano). Da questo percorso è nato un lavoro condiviso: un libro che raccoglie i contributi di ogni plesso e una filastrocca corale su “La scuola che vorrei”. https://www.lagazzettadelperugino.it/wp-content/uploads/2024/10/A-scuola-di-democrazia-con-audio.mp4https://www.lagazzettadelperugino.it/wp-content/uploads/2024/10/La-scuola-che-vorrei-Presentazione.mp4 Gherardo Colombo Gherardo Colombo nasce a Seregno nel 1946 ed è un ex magistrato, attualmente ritiratosi dal servizio, un giurista saggista e scrittore italiano. Ha condotto o contribuito a inchieste celebri quali la scoperta della Loggia P2, Mani pulite, e numerosi altri processi. Nel 2007 lascia la magistratura e da allora, con l’associazione “Sulle regole”, si dedica alla riflessione pubblica sulla giustizia e sull’educazione alla legalità. Incontra ogni anno studenti di ogni ordine scolastico e per questa attività ha ricevuto il Premio nazionale “Cultura della Pace 2008”. Oggi è impegnato in un’intensa attività di divulgatore per la diffusione della cultura della legalità.

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L’emozione non ha confini!

Cosa significa mettere il cuore oltre l’ostacolo? Cosa significa fare i conti con la disabilità e scegliere ogni giorno di cercare di superare le barriere fisiche, psicologiche, culturali? Lo hanno sperimentato in prima persona gli alunni delle classi quinte del Circolo didattico di Magione che durante l’anno scolastico 2023/2024 hanno abbracciato, e sono stati a loro volta abbracciati, dal progetto “Emozionabile per le scuole”, che vede come organizzatore capofila l’associazione no-profit Emozionabile E.T.S., presieduta da Lucia e Paolo Maria Vissani. Protagonisti sono stati gli alunni delle classi coinvolte e un testimonial d’eccezione, Simone Salvagnin, un alpinista, viaggiatore, esploratore, musicista, atleta, come lui stesso si definisce. L’incontro con gli alunni è avvenuto in una conferenza di apertura dove Simone si presenta e racconta la sua storia. Sullo schermo si susseguono le immagini delle sue imprese che lo vedono scalare vette, guidare bici in tandem, esplorare alture. Un atleta insomma, ma con una disabilità visiva importante che non gli ha impedito di diventare, come lui stesso afferma, “esploratore di se stesso”. Ha 13 anni quando gli viene diagnosticata una malattia degenerativa, la retinite pigmentosa, che a 26 lo porta ad una condizione di quasi totale cecità. Ma Simone non si arrende, non rinuncia alle sue passioni, le insegue con forza e tenacia, acquisendo abilità che lo portano a superare barriere psicologiche e fisiche. Entra a far parte della Nazionale paralimpica di paraclimbing, nel 2011 vince la medaglia d’oro e successivamente altri importanti titoli. Oggi è attivo in molti progetti in cui racconta il suo vissuto con uno “sguardo oltre”, in cui parla a bambini e ragazzi di disabilità per sensibilizzare al superamento di barriere culturali, fornire spunti di riflessione sui concetti di diversità, inclusione, accoglienza, e più in generale trasmettere il messaggio che ognuno può realizzare se stesso con volontà e tenacia, nonostante le difficoltà che nella vita si possono incontrare. I bambini sono stupiti, qualcuno gli chiede come faccia a compiere tali imprese senza vedere. Allora ecco l’invito a mettersi nei sui panni, a sperimentare in un laboratorio la sua condizione. Gli alunni lavorano prima sulla propriocettività motoria, sulla respirazione, sul sentire se stessi attraverso quelle azioni alle quali spesso non si presta abbastanza attenzione. Poi svolgono un percorso in coppia: a turno chiudono gli occhi, simulando la cecità, e si affidano ad un compagno che li guida, un compagno che deve saper ascoltare, al quale con fiducia ci si deve affidare. Sono tanti gli spunti di riflessione forniti, che si concretizzano in domande, in racconti delle emozioni vissute in prima persona. “Siamo entrati nel mondo di Simone”, “l’aiuto del mio compagno è stato importante”, “all’inizio non sapevo dove andare, poi sono partito” … e anche a noi sembra di aver fatto un passo in più per far partire processi rivoluzionari che possono avere una ricaduta nella nostra comunità. https://www.lagazzettadelperugino.it/wp-content/uploads/2024/10/VIDEO-2024-07-22-15-36-49-1.mp4 SIMONE SALVAGNIN Nato a Schio il 1 Settembre 1984, Simone è affetto da una malattia degenerativa della retina (retinite pigmentosa) che negli ultimi anni l’ha portato progressivamente alla quasi totale cecità. Ha studiato fisioterapia, massaggio, musica e musicoterapia ed è uno sportivo a tutto tondo. Pratica arrampicata, sci alpino e competizioni tandem mountain bike, nuoto, corsa ed alpinismo. Fa parte del Team degli Atleti della Nazionale italiana di arrampicata sportiva (categoria paraclimbing non vedente B2) ed ha conseguito la medaglia d’oro e di bronzo al mondiale di arrampicata sportiva di Arco 2011, la medaglia di bronzo al mondiale di Parigi 2012 e la medaglia di bronzo al mondiale di Parigi 2016. Inoltre, è stato protagonista e promotore di diverse spedizioni in giro per il mondo. ha compiuto un viaggio in tandem in totale autonomia dall’Italia all’Uzbekistan mentre in Patagonia ha alternato la pedalata all’alpinismo d’alta quota.   

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Un francobollo porta l’arte per il mondo

“La Giocanda” diventa un francobollo e porta l’idea di arte degli alunni della scuola primaria di Magione in tutto il mondo Perugia- 23 maggio. La Giocanda, opera realizzata dagli alunni della classe VB a.s. 23/24, già premiata dalla Commissione Europea nel 2022 come vincitrice del Concorso Young European Heritage Makers, il 23 maggio scorso è diventata l’effige per un francobollo ordinario realizzato da Poste Italiane in concerto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Le alunne e gli alunni della scuola primaria Lombardo Radice di Magione, tra i più giovani alfieri portabandiera, ormai possiamo dire in tutto il mondo, della cultura del nostro territorio, presso la prestigiosa Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, oggi sede dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria, ma un tempo, neanche a farlo apposta, sede dell’Ufficio Postale centrale di Perugia, alla presenza dei funzionari di Poste Italiane e del MISE, hanno partecipato all’evento dell’annullo filatelico, cerimonia che ha sancito la nascita della nuova carta-valore. Tra l’entusiasmo generale non solo dei bambini, delle insegnanti, della Dirigente, ma anche dei tanti genitori, nonni e amici, che hanno partecipato all’evento, non sono mancate parole di orgoglio, unite a sincero affetto, per i nostri fantastici ragazzi da parte dell’Assessore alla Cultura del Comune di Magione, Vanni Ruggeri, che ha seguito tutto il percorso, partito dalla visita alla Sala Consiliare affrescata da Gerardo Dottori fino a raggiungere il tetto d’Europa, della Consigliera Provinciale Erika Borghesi, del Dottor Fratini dell’UST e del Consigliere dell’Assemblea Legislativa Eugenio Rondini che ha promosso e ospitato la cerimonia. L’evento è stato rallegrato tra l’altro da una originale canzone, “Francobollo Rap”, eseguita con la body percussion dai protagonisti della giornata e nella quale è celebrata l’idea di arte di cui è portatrice “La Giocanda”: l’arte è espressione della cultura che comunica a tutti immediatamente attraverso il linguaggio universale delle emozioni. Per questo è nello stesso momento incontro, gioco e scoperta. Ogni opera d’arte nasconde in sé un OMINO TRASPARENTE, l’autore, protagonista non visto che vivrà per sempre in essa. Chiaro il messaggio, anche indossato dagli autori: “Oggi l’Omino Trasparente sono io!” Il saluto finale, diventato anche un augurio dedicato ai giovani pittori che salutano la scuola primaria per iniziare un nuovo percorso alla secondaria di primo grado, ha commosso grandi e piccini, grazie anche alle parole scritte dalla Dott.ssa Valentina Catagnano, Coordinatrice nazionale Giornate Europee del Patrimonio, “A voi tutte e tutti i miei complimenti per l’impegno, la dedizione e l’entusiasmo con cui avete presentato il vostro progetto. Soprattutto GRAZIE alle piccole e ai piccoli partecipanti, spero resti sempre nel loro cuore la curiosità nei confronti della bellezza che li circonda e lo sguardo fresco e puro che gli ha permesso di osservare il patrimonio culturale e di raccontarlo con parole semplici e chiare. Avete creato qualcosa di magico, che vi accompagnerà sempre!”   https://youtu.be/mfVFCr5lyr4

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