Entrare in un quadro si può? Nell’epoca in cui sono di moda la mostre immersive nelle opere di grandi pittori, la redazione dei “più piccoli tra i piccoli”, ha osato qualcosa di nuovo: entrare dentro le atmosfere raccontate dal pennello del Perugino non solo con gli occhi, ma anche con le orecchie! Il suggerimento a una tale originale impresa viene proprio dal Meglio Maestro, che per i più attenti e curiosi ha celato nei suoi quadri tracce capaci di condurre a singolari percorsi. Musici, strumenti e danzatori sono lì da secoli a indicarci la via! (nota dei redattori) Firenze, quasi 1500 – Ci sembra quasi di sentire la voce di Lorenzo de’Medici, il Magnifico, dare il via all’attesissimo concerto tenutosi presso la sua corte, dove monne e messeri tirati a lustro e imbellettati, ma anche artisti e uomini di scienza da lui protetti, fremono per sentire le note assemblate alla perfezione dai musici e cantori della nuova compagnia, La Compagnia dei Piccoli Menestrelli, che inizia così la sua tourneé, destinata a toccare le più illustri corti del vecchio continente e allietare re, principi e signori. L’uomo colto di oggi non solo apprezza le note musicali, ma le studia e soprattutto si lascia trasportare da frottole , canzonette e villotte. I giochi di specchi che mettono in scena strumentisti e cantori contrapposti, completano la loro spettacolarità grazie a ritmate ballate: ecco , infatti , apparire danzatori che ancor di più traducono gioia e tristezza, paura e spensieratezza e tutto si conclude in una festa danzante. Ghironda, viella, flauti, flauto doppio, tamburo e cornamusa, corno di mucca, costruiti e suonati da Maestri d’eccezione, Giovanni Brugnami, Alessandra Tiroli e Gregorio Trombetta, insieme alla voce di Alessandra, hanno però un qualcosa in più, qualcosa di speciale: sono accompagnati dal battito divertito, quanto attento a non sbagliare, delle mani di musici speciali: le bambine e i bambini di cinque anni delle scuole dell’infanzia di Casenuove e Caserino, che esprimono la loro voglia di far parte della musica, di aggiungere il suono da loro prodotto a quello degli strumenti, perché la musica davvero sa unire, fondere alla perfezione suoni diversi tra loro, fino a formare una sola voce, che si libera leggera nell’aria e diviene dono per tutti . Sfidiamo, allora, chi tra lor Signori parteciperà ad uno dei concerti in cartellone a non alzarsi anche lui e iniziare a danzare all’incalzare delle note convincenti e irresistibili. Allora: “Musica Maestro!”