La vita del Perugino a puntate: n.3 Gli inizi di un pittore: prospettive dopo la bottega.
Il Perugino ha terminato la sua formazione nella Bottega di Mastro Verrocchio e comincia l’attività di pittore.
Il Perugino ha terminato la sua formazione nella Bottega di Mastro Verrocchio e comincia l’attività di pittore.
La grande festa della vigilia di Natale presso la sontuosa abitazione Baglioni è pronta per iniziare. Gli ospiti saranno coccolati con prelibate prelibatezze e degustazioni di vini pregiati. Un paradiso terrestre per i buongustai! Ma non si tratta solo di cibo, la festa sarà anche una dimostrazione di potere e ricchezza, una vera e propria passerella per mostrare il proprio status sociale. Il menù è un sogno ad occhi aperti ed è formato da una collezione di piatti principali. Tra le scelte più gettonate, gli ospiti troveranno le prelibatezze di carne, come il pollo alla cacciatora, il maiale arrosto o la selvaggina in umido. Ma l’esperienza non finisce qui! A tavola si potrà ammirare anche una ricca varietà di frutta, verdure, pane, formaggio e vino. Un vero e proprio tripudio di sapori! Un intero team di professionisti è pronto ad entrare in azione per rendere la festa unica. Il maître d’hotel o il maggiordomo, il boss dell’organizzazione, con l’occhio di lince per l’allestimento della tavola e la scelta del menù. Il coppiere, il mago del vino, che sceglierà i vini migliori e li servirà con stile. Poi ci sarà il cuoco capo, l’artista del cibo che creerà piatti spettacolari. Il panettiere , il creatore di pane e torte che saranno una vera delizia per il palato. E ovviamente, ci saranno i servitori, che con un sorriso sulle labbra, serviranno il cibo e le bevande e puliranno tra un piatto e l’altro. Ma non finisce qui, ci saranno anche intrattenitori di ogni tipo: musicisti, giullari, ballerini e acrobati che divertiranno gli ospiti e renderanno la festa ancora più indimenticabile! Non solo il palato, ma anche gli occhi e le orecchie godranno un’esperienza gustosa a casa Baglioni. La festa sarà un vero e proprio spettacolo teatrale, con performance mozzafiato che faranno sentire gli invitati in una favola. Mentre gusteranno piatti deliziosi, gli ospiti potranno ammirare anche le creazioni artistiche degli artisti locali. La festa promette di essere un evento davvero memorabile, pieno di divertimento ed allegria. I Baglioni, padroni di casa esperti, sapranno come far sentire i loro invitati parte di una grande comunità, condividendo con loro momenti di felicità e di gioia in un ‘atmosfera magica e coinvolgente, che lascerà un ricordo indelebile in tutti coloro che parteciperanno.
La grande festa di Natale della famiglia Baglioni Leggi tutto »
Deruta 1478 A causa della forte virulenza che la peste crea, anche i maggiori pittori della nostra epoca danno risalto a questa malattia nelle loro opere artistiche, come il Maestro Pietro Vannucci, detto il Perugino, che ha inserito questa terribile pandemia in uno dei suoi affreschi “Il gonfalone dei santi Romano e Rocco di Deruta” rinvenuto nella chiesa di san Francesco a Deruta. Nell’opera i santi Romano e Rocco stanno in piedi guardando, rispettivamente, verso l’apparizione del Padre Eterno e verso lo spettatore. Dio rivolge la sua protezione divina verso il basso, dove si trova il paese di Deruta affinchè venga liberato da questa terribile malattia. All’interno dell’opera l’osservatore viene colpito dal gesto di San Rocco che solleva un lembo della veste per mostrare la piaga sanguinante che ha sulla gamba provocata dalla peste. Anche in questa situazione così drammatica per Perugia e le zone limitrofe, il pittore, Pietro Vannucci, fa la sua parte e testimonia questo terribile momento storico che sta minacciando la vita umana e modificando le regole del vivere sociale. In una epidemia, di fronte alla realtà del vuoto che avvolge come una morsa l’uomo, Pietro Vannucci raffigura Dio che, rappresentando la creazione e lo sviluppo della vita, fa intravedere la speranza di una rinascita. È il caso di dire che, con il Divin Pittore, anche l’arte fa la sua parte e il dolore della malattia e della perdita viene reso immortale dal tocco divino del suo pennello.
LA PAURA DEL CONTAGIO NELL’ARTE E L’INVOCAZIONE DIVINA. Leggi tutto »
Il giovane Pietro Vannucci, dopo un anno trascorso a fare il garzone, entra nella splendida città dell’Arno.